Un aperitivo in un bar di tendenza o un piatto di “pittule” e polpette alla sagra paesana. Quattro salti in discoteca o al ritmo di un tamburello. Un giro per i locali più modaioli o per le bancarelle di una festa patronale. Ed è Salento.

Qui, sul “Tacco d’Italia”, “nu ghe veru ca se sta fiacchi, ca su rrumasti soltantu li vecchi” (non è vero che si sta male, che son rimasti soltanto gli anziani), come recita la canzone-manifesto di Mino De Santis, cantautore salentino. Anzi, svaghi e passatempi sono davvero numerosi ed ognuno può scegliere quello che più gli si addice. Noi vi daremo delle dritte, procedendo per categorie.

Sagre

Le manifestazioni enogastronomiche, spesso allestite nei centri storici di paesini e città, richiamano soprattutto l’attenzione di chi vuole assaporare il gusto più tradizionale ed autentico del Salento, in senso figurato e non. Passeggiando per le viuzze antiche, tra le antiche case a corte, si degustano i prodotti tipici locali, si beve un buon bicchiere di rosso, si improvvisano passi di “pizzica” (la famosa danza popolare accompagnata dal tamburello), ma soprattutto si fa conoscenza con la giovialità dei salentini. Le sagre regalano serate informali, e non è un modo di dire, perché viverle costa davvero pochi euro.

Il calendario estivo n’è ricco, ma vi suggeriamo gli appuntamenti più noti (per il resto, consultate il portale ufficiale degli eventi della Regione Puglia, www.pugliaevents.it, in costante aggiornamento).
Nel mese di luglio: la “sagra te lu ranu” a Merine porta in festa il grano locale e tutti i suoi derivati; a Caprarica di Lecce c’è la “festa te la ulìata”, la puccia con le olive nere; a Felline (frazione di Alliste) la sagra della patata e quella della polpetta, tra luglio e agosto; a Nardò la “festa a casu”, dedicata ai prodotti caseari tipici.
Nel mese di agosto: il “mercatino del gusto” a Maglie; la “sagra della piscialetta” (un tipo di focaccia) a Surbo; la “sagra della sceblasti” (una variante di pane condito) a Zollino; la famosa “festa della municeddha” a Cannole; infine, tra agosto e settembre, la “festa te lu mieru” (del vino) a Carpignano Salentino saluta l’estate.
Ma le sagre, nel resto dell’anno, non vanno in vacanza, trovando ospitalità all’interno delle numerosissime feste patronali e, nel periodo natalizio, fanno parte del “cast” dei presepi viventi allestiti in giro per il Salento.

festa municeddhe Eventi

Concerti, danze e feste religiose all’insegna della tradizione. Usanze sacre e profane vengono riportate alla memoria e messe in pratica in occasione di alcuni appuntamenti classici di questa terra.
L’evento principe dell’estate salentina è il Festival itinerante de “La notte della taranta” che, per tutto il mese di agosto, diffonde nei paesi della Grecìa Salentina il “verbo” della “pizzica”, il ballo popolare al ritmo dei tamburelli. Ieri un antidoto contro il morso velenoso della tarantola, oggi un’iniezione di gioia che culmina nel concertone finale di Melpignano, a fine agosto.
Stessa musica o quasi, in tutti i sensi, per la “Notte di San Rocco” a Torrepaduli (frazione di Ruffano) dove, tra il 15 e il 16 agosto di ogni anno, si assiste alla tradizionale “danza delle spade” in onore del santo protettore del paese.
Ha origini religiose anche l’evento principe, questa volta, della stagione fredda: la “Focara di Novoli”. Ogni anno, tra il 16 e il 18 gennaio, una pira alta circa 25 metri e composta da rami di legna accatastati viene fatta ardere per celebrare il “santo del fuoco”, anche patrono della cittadina, Sant’Antonio Abate.
La festa di san Rocco a Torrepaduli e quella di Sant’Antonio Abate a Novoli rientrano nel vasto campo semantico delle feste patronali, di cui fanno parte anche: la festa di Santa Domenica a Scorrano (tra il 5 e il 7 luglio), famosa per l’“architettura” delle luminarie; la festa dei Santi Pietro e Paolo a Galatina (28-30 giugno); la festa di Santa Cristina a Gallipoli (23-25 luglio); quella dei Beati Martiri a Otranto (14-16 agosto) e quella di Sant’Oronzo a Lecce (24-26 agosto).
Accade che le città, per onorare i loro santi protettori, indossino non solo il vestito della festa, ma anche degli “accessori” immancabili che fanno la differenza: le luminarie che addobbano le strade battute dalla processione e dalla banda, ma anche da tutti coloro che sono diretti alle giostre, alla fiera, alle bancarelle della “cupeta” (un tipico torrone) e della “scapece” (un piatto povero, a base di pesce fritto e marinato), o ancora a quell’angolo del paese da cui si può ammirare meglio lo spettacolo pirotecnico che, come da copione, esplode in cielo.

FMM2012-Ensemble Notte della Taranta

Aperitivi

Vino rosato al posto del prosecco per lo “Spritz salentino”, una variante tutta locale di uno dei cocktail più di tendenza. Un sorso e un boccone: una frisellina condita al pomodoro, una manciata di “pittule” (frittelle di pasta lievitata) e “panzerotti” (crocchette di patate artigianali), le olive dei maestosi e secolari alberi, pucce, focaccine ripiene di verdure e così via. Ma il momento dell’aperitivo, si sa, è anche un’occasione per socializzare, scambiare quattro chiacchiere e, magari, decidere il programma della serata e del dopo serata. Vi consigliamo, perciò, alcuni localini per l’ora del tramonto.

A Gallipoli il “Sunrise” (in piazza Giovanni XXIII), il “Chialù” e il “Martinucci” su corso Roma.
A Lecce il “Cagliostro” (via Benedetto Cairoli), il “Mamma Elvira” (via Umberto I) e il “Selvaggia ad agosto” (piazza Mazzini). Sempre nella città barocca, il “Bamboo bar” (via Schipa), lo “Shui bar” e il “Personé” in via Umberto I.
Sfiziosi aperitivi anche al “Caffè Borghese” di Poggiardo (in piazza Episcopo) e a “Le Parmente” di Casarano (in via Covile) e Taurisano (corso Da Vinci).

D’estate, com’è ovvio, la scelta è più ricca e ci si può spostare anche su alcuni lidi attrezzati per un aperitivo con vista mare: il “Cotriero” a Mancaversa, “Lido Zen” e “Lido Samsara” a Gallipoli; “Lido Cocoloco” a Torre San Giovanni e tanti altri ancora. Infine, il “Barrueco” a Santa Caterina (marina di Nardò), il “Togo bay” a Porto Cesareo, “La dolce riva” in località Grotta Monaca a Otranto.

samsara Gallipoli cocoloco-salento

 

Movida

“A me sì cara vieni o sera!”, recita un famoso sonetto del Foscolo, preso volentieri in prestito (immaginiamo) dal turista in vacanza in Salento. L’ultima parte della giornata è “osannata”, infatti, da chi giovane lo è, o si sente, e vuole vivere la notte fino all’alba dell’indomani. Il “trapasso” avverrà senza neanche accorgersene, il tempo volerà, giacché tante sono le proposte salentine su come trascorrere la prima e la seconda serata.
Per il pre-disco estivo, vi consigliamo: “Solatio” a Torre Suda (marina di Racale); “Cotriero” a Mancaversa (Taviano); a Gallipoli il “Buena vista” e il “Santavé” sulla riviera Armando Diaz; a Torre dell’Orso (Melendugno) “El Chiringuito” e, a Sant’Andrea (sempre marina di Melndugno), “Il Porticciolo”. Vanno bene in ogni stagione, invece, “Le cantine Strusi” e il “Liquor store” a Gallipoli, nei pressi di corso Roma; il “Tesoretto” a Poggiardo e quei locali di tendenza che affollano via Federico D’Aragona a Lecce.

Le discoteche super suggerite, invece, sono: l’esclusivo “Gibò” in località Ponte Ciolo (Gagliano del Capo) che apre solo d’estate e per eventi speciali d’inverno; il “Ciak” a Castrignano Dei Greci; il “Living” a Maglie; il “Premiere” e il “Biarritz” a Gallipoli; il “Pepe nero” a Galatina.
Nella stagione calda, se ne aggiungono numerose altre: il “Lido Azzurro” a Santa Maria di Leuca; a Gallipoli il “Rio Bo”, il “Quartiere latino”, “Lido Zen”, “Lido Samsara” e “Praja”; “Quattro Colonne” a Santa Maria al Bagno; “Blu Bay” a Castro; il “Malè” e il “Guendalina” a Santa Cesarea Terme; il “Just” e il “Bahia” a Otranto.

gibò discobar

Gibò discobar a Leuca

L’elenco dei posti e dei modi per divertirsi in Salento potrebbe continuare a oltranza, ma conoscere da subito il finale di una favola non è mai troppo interessante, così come non lo è scoprire tutto in una volta il lato più “funny” del “Tacco d’Italia” che aspetta solo di essere vissuto.

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One thought on “Divertirsi nel Salento (Bar, disco, concerti, eventi...)

  1. Tutto questo divertimento non mi sembra. Forse x i ragazzini di 15 anni ma x i ragazzi di 30 no. Non c’è karaoke, animazione di tutti i generi. Musica caraibica….balli salentini solo spettacoli da vedere e non coinvolgimento

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